Decarbonizzazione e transizione energetica
Forniamo calore alle abitazioni grazie alle risorse disponibili sul territorio, applicando i principi dell’economia circolare e riducendo l’utilizzo di combustibili fossili.
Noi di A2A siamo leader in Italia nel settore del teleriscaldamento. Si tratta di un sistema sicuro, pulito, efficace ed economico per riscaldare gli edifici, riducendo sensibilmente gli oneri di gestione a carico dei clienti rispetto agli impianti termici tradizionali - come, ad esempio, la manutenzione periodica delle caldaie.
Questo sistema è un perfetto esempio di cosa significa per noi essere una Life Company grazie all’applicazione dei principi di economia circolare, uno dei pilastri del nostro Piano strategico. Per noi di A2A non esistono scarti ma solo valore. Con il teleriscaldamento, infatti, riscaldiamo gli edifici recuperando energia e calore dai cicli produttivi industriali o dalla termovalorizzazione dei rifiuti ma anche da fonti green: rinnovabili (bioenergie, biomasse, solare, geotermico) e cogenerazione ad alto rendimento. In questo modo, ci prendiamo cura della salvaguardia dell’ambiente e delle comunità per cui operiamo.
Emissioni CO2 evitate grazie al teleriscaldamento
Appartamenti equivalenti serviti dal teleriscaldamento
Il Piano Industriale 2021-2030 comprende anche lo sviluppo delle reti di teleriscaldamento nei territori dove hanno sede gli impianti e le reti del nostro Gruppo: Brescia, Bergamo e Milano.
Nel 2021, in particolare, abbiamo portato avanti i lavori di realizzazione di nuovi accumuli termici nelle centrali di teleriscaldamento. Si tratta di serbatoi che consentono di immagazzinare calore nei momenti in cui la domanda delle utenze è bassa, tipicamente nelle ore notturne. Il calore immagazzinato viene poi rilasciato durante le fasi di picco della domanda, di norma al mattino presto, riducendo la quantità di calore totale da produrre.
All’avanguardia fin dal 1972, il teleriscaldamento di Brescia oggi serve il 70% degli edifici cittadini, sia residenziali che terziari, grazie principalmente alla centrale di produzione del calore che utilizza come combustibile i rifiuti del termovalorizzatore sito in via Lamarmora. I principali investimenti del Gruppo puntano sulla costruzione di nuovi accumuli termici per completare il processo di decarbonizzazione del sistema energetico con l’abbandono dell’utilizzo del carbone a favore di altre fonti più sostenibili. A questi si aggiungono i progetti di recupero di calore di scarto da processi industriali.
Anche a Bergamo, i nostri principali progetti hanno lo scopo di integrare le fonti di produzione del teleriscaldamento. Il più importante è quello che recupera il calore dal Termoutilizzatore di REA a Dalmine, dove il calore di scarto non verrà più disperso nell’aria ma verrà utilizzato per produrre acqua calda che, immessa in rete, incrementerà il teleriscaldamento nella città del 50%, salvando l’emissione nell’aria di 14.500 tonnellate di CO₂ annue. Inoltre, abbiamo messo in pratica anche importanti investimenti riguardo l’accumulo di calore nella centrale di Goltara
Il recupero di calore da siti industriali per l’integrazione delle fonti sono obiettivi importanti anche per Milano, dove i primi progetti risalgono agli anni ‘90, quando AEM ha portato il teleriscaldamento nella città di Sesto San Giovanni, nel quartiere della Comasina, in via Bensi e a Bicocca-Tecnocity. Sono in corso progetti innovativi di recupero calore da siti industriali e la sperimentazione di reti innovative di teleriscaldamento e teleraffrescamento.
Inoltre, abbiamo messo in pratica anche importanti investimenti riguardo agli accumuli di calore delle centrali di Canavese e Famagosta.
Forniamo calore alle abitazioni grazie alle risorse disponibili sul territorio, applicando i principi dell’economia circolare e riducendo l’utilizzo di combustibili fossili.
Per produrre l'acqua calda, il teleriscaldamento attinge a una pluralità di fonti, molte delle quali green: rinnovabile (biomasse, solare e geotermico), cogenerazione ad alto rendimento, recupero di calore altrimenti disperso (da attività industriali, centrali termoelettriche e termovalorizzazione dei rifiuti urbani residui) oppure pompe di calore.
Questo meccanismo consente di sfruttare al massimo le fonti di calore rinnovabile o di recupero disponibili, riducendo le emissioni della produzione di calore.
Risorse utili
Servizi e impianti