Milano, 1 luglio 2015 – Per A2A è imprevista in termini di esito negativo e di quantificazione della condanna la decisione relativa al procedimento arbitrale tra A2A e Pessina Costruzioni per la controversia legata al progetto di teleriscaldamento della città di Novara.
La Società presenterà ricorso in appello contro il lodo e chiederà la sospensiva dell’esecuzione dello stesso che ha indicato in 37,9 M€ il risarcimento da riconoscere a Pessina Costruzioni.
A2A sottolinea, infatti, che il collegio arbitrale è pervenuto a tale decisione senza l’emissione di ordinanze intermedie, senza che le parti proponessero istanze istruttorie e senza che fosse disposta alcuna consulenza tecnica, usuale e senz’altro necessaria in procedimenti di tale complessità ed entità.
La vicenda, precedente all’insediamento dell’attuale Cda, ha origine nel 2004 ed è relativa al progetto di teleriscaldamento della città piemontese che sarebbe dovuto essere realizzato dall’ASM Novara Spa, oggi in liquidazione e controllata pariteticamente da A2A e Pessina Costruzioni. Il progetto non fu mai avviato a causa del venir meno delle condizioni di economicità e dell’interesse del Comune di Novara alla realizzazione.
Della questione A2A ha informato il mercato a partire dalla Relazione Finanziaria Annuale Consolidata al 31 Dicembre 2012 e da ultimo nel Rendiconto intermedio di gestione al 31 marzo 2015, pagine 117-118.
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