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Brescia: stagione termica 2016-17

Teleriscaldamento A2A: salgono a 27 mila gli appartamenti allacciati alla rete

Nel 2015 questo sistema energetico ha permesso di ridurre di 16 mila tonnellate le emissioni di CO2 e ha consentito di risparmiare 6 mila tonnellate di petrolio

Bergamo, 14 ottobre 2016. A2A è da sempre impegnata nella costante ricerca e realizzazione di un modello di città sostenibile, attuando una politica in grado di offrire servizi di qualità ed attenta alle tematiche ambientali dei territori in cui opera.

Oggi, la maggioranza dei cittadini europei vive e lavora nelle città dove si concentra l’80% dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti di CO2. La sfida al cambiamento climatico passa quindi attraverso la costruzione di modelli urbani compatibili con l’ambiente senza compromettere la crescente richiesta da parte dei cittadini di servizi sempre più innovativi e all’avanguardia.

Solo attraverso una visione d’insieme, che A2A ha della città, è possibile individuare risposte concrete ed efficaci al miglioramento della nostra e delle generazioni future.

Il teleriscaldamento rappresenta una valida risposta alla salvaguardia dell’ambiente che vede A2A, da oltre 40 anni, fortemente impegnata. Attraverso il teleriscaldamento è possibile cambiare, migliorandola, la modalità di produzione del calore, rappresentato ancora oggi per migliaia di condomini dalle tradizionali caldaie a gas o gasolio. Grazie al teleriscaldamento è possibile sfruttare il calore prodotto dalle fonti rinnovabili e migliorare l’utilizzo delle fonti tradizionali attraverso tecnologie altamente efficienti come il recupero energetico dalla termovalorizzazione dei rifiuti e da cicli produttivi industriali. Si raggiunge così un concreto ed efficace contributo alla diminuzione delle emissioni inquinanti in atmosfera.

I bilanci energetici e l’apprezzamento da parte dei cittadini danno evidenza che l’impegno e il lavoro di A2A vadano nella giusta direzione.
Il numero dei clienti cresce costantemente: quest’anno saranno 27 mila gli appartamenti equivalenti1 riscaldati, con una volumetria di edifici collegati alla rete pari a 6,5 milioni di metri cubi, il 5% in più rispetto alla precedente stagione invernale.
Non solo, il teleriscaldamento ha permesso una riduzione significativa e progressiva delle emissioni in atmosfera di, valori riferiti al 2015, NOx (meno 18,8 tonnellate), CO2 (meno 16mila tonnellate), SO2 (meno 9,6 tonnellate) e PM10 (meno 1 tonnellata), oltre a un risparmio di petrolio, indice dell’efficienza del sistema, che è stato di circa 6mila TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio).

Il progetto di teleriscaldare la città di Bergamo è stato avviato nell’aprile 2003 quando il calore prodotto dalla centrale termica di piazza Cavour è stato convogliato, tramite la rete di teleriscaldamento, ai dieci principali palazzi pubblici di Bergamo, precedentemente alimentati con caldaie a gasolio o metano. Due anni dopo, nel 2005, è entrata in funzione la prima centrale di cogenerazione “Carnovali” che ha permesso di estendere ulteriormente la rete di teleriscaldamento alimentando oltre agli edifici pubblici anche i condomini privati. Dal 2010, con l’espansione del teleriscaldamento nella zona ovest della città per servire il nuovo Ospedale “Papa Giovanni XXIII”, si è aggiunto il termovalorizzatore dei rifiuti solidi urbani di Goltara, ottenendo così un sistema

cittadino interconnesso in grado di garantire elevati standard in termini di potenzialità e continuità di servizio. L’impianto di termovalorizzatore recupera energia elettrica e termica dal CDR, Combustibile Derivato dai Rifiuti, la cui produzione avviene mediante un processo di essiccazione biologica e raffinazione della parte di rifiuti urbani non differenziati, cioè da quella parte dei rifiuti urbani che rimangono dopo la raccolta differenziata. Il recupero energetico dei rifiuti costituisce un’importante risorsa per la salvaguardia dell’ambiente: da una parte consente il risparmio di risorse energetiche non rinnovabili, dall’altra permette di evitare emissioni derivanti dall’impiego di combustibili fossili. Questo impianto rappresenta una preziosa fonte di energia per la città di Bergamo: grazie al suo funzionamento infatti è possibile produrre non solo energia elettrica ma anche recuperare energia termica, convogliando il calore prodotto nella rete del teleriscaldamento della città.

Il teleriscaldamento è un’alternativa al riscaldamento delle nostre case: le attuali caldaie condominiali sono sostituite da alcuni sistemi di produzione centralizzata del calore che utilizzano fonti rinnovabili, cogenerazione (produzione combinata di calore ed energia elettrica) e calore da cicli produttivi altrimenti disperso in atmosfera. Il calore così prodotto viene distribuito mediante una rete di doppie tubazioni interrate ed isolate. Per poter essere allacciato al teleriscaldamento l’edificio deve essere situato in prossimità della rete e dotato di impianto termico centralizzato, ovvero a servizio di tutti gli appartamenti. Gli scambiatori di calore, posizionati nei locali caldaia, producono l’acqua calda per il riscaldamento, consentendo di eliminare cisterne e canne fumarie. Tutto questo senza modificare l’impianto di riscaldamento esistente e mantenendo invariata la temperatura nelle abitazioni.

A2A Calore & Servizi, società del Gruppo A2A, è leader in Italia nel settore del teleriscaldamento, attività che progetta e gestisce da oltre 40 anni nelle aree di Milano, Brescia e Bergamo.
L’obiettivo principale di A2A Calore & Servizi è quello di sviluppare e diffondere, principalmente sui territori ove già presenti, il servizio di teleriscaldamento, adottando le migliori tecnologie disponibili ed una attenta gestione degli impianti e delle infrastrutture per la salvaguardia dell’ambiente, il risparmio di materie prime e la riduzione delle emissioni inquinanti.
Oggi gestisce oltre 1.000 km di rete di teleriscaldamento a servizio di oltre 24 mila utenze per una volumetria riscaldata di 93 milioni di metri cubi.
I piani di sviluppo prevedono una crescita costante nel tempo, coniugata ad elevati standard di qualità, sostenibilità ambientale ed attenzione alle esigenze del territorio.


1 APPARTAMENTO EQUIVALENTE = 80MQ

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