Corporate Venture Capital (CVC): la nuova frontiera dell’innovazione climatica

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In un anno in cui i finanziamenti in climate tech hanno subito una battuta d’arresto, come riportato dal nostro report State of climate tech in Italy nel 2024 - redatto in sinergia con Net Zero Insights - noi di A2A abbiamo deciso di investire 40 milioni di euro nel fondo 360 LIFE II, gestito da 360 Capital, consolidando il nostro ruolo come protagonisti di settore a livello europeo. Nello specifico il fondo è stato chiuso a 140 milioni di euro a fine 2024, e ha l’ambizione di arrivare a 200 entro la fine del 2025. L’obiettivo principale è quello di supportare startup climate tech, acquisire nuovo know-how, testare tecnologie innovative e realizzare progetti concreti nell’ambito dell’innovazione climatica, in qualità di partner industriale del fondo italiano più grande in questo ambito.
Investire in questo ambito ci permette anche di colmare il divario che ci separa da altri paesi europei. Sulla base dei dati ricavati dal nostro report, infatti, l’Italia, nonostante abbia un ecosistema climate tech resiliente, nell’arco temporale dal 2020 al 2024 non raggiunge i livelli di investimento degli altri stati europei che fanno parte del G7. Per esempio, nel 2024 gli investimenti italiani in climate tech ammontano a 111.5 milioni di euro rispetto a 1 miliardo e 352 milioni di euro della Francia, 2 miliardi e 480 milioni della Germania e 4 miliardi e 786 milioni di euro del Regno Unito. Tuttavia, questo gap non deve essere visto necessariamente come un punto di debolezza: l’Italia ha l’opportunità di attrarre ulteriore capitale e accrescere il proprio ruolo nell’ecosistema europeo degli investimenti. Il prestigio delle università e dei centri di ricerca italiani, infatti, è già oggi una fonte importante di spin-off e startup di alta qualità, a dimostrazione delle opportunità che il nostro paese può offrire agli investitori.
Il nostro viaggio nel Corporate Venture Capital (CVC) è iniziato nel 2020, quando il Gruppo ha avviato la partnership con 360 Capital per investire in startup nel settore climate tech attraverso il fondo 360 LIFE I, in cui A2A figurava come unico investitore. Questo primo progetto ha portato a investire in tecnologie legate alla transizione energetica e all’economia circolare, settori strategici per il Gruppo in linea con il piano industriale.
In questi primi anni abbiamo inoltre rafforzato il programma di CVC investendo in iniziative complementari legate al settore del technology transfer, e nello specifico nel fondo Eureka, dedicato ai materiali avanzati, in “Tech4Planet” di CDP Venture Capital focalizzato sulla sostenibilità e nel fondo Poli360 che ruota attorno al Politecnico di Milano e all’incubatore Polihub. Questi investimenti, anche se in una fase molto embrionale di una startup, ci hanno consentito di percorrere strade di co-sviluppo o prototipazioni ad hoc rispondendo a specifiche esigenze di business. Per questo motivo abbiamo voluto creare uno stretto rapporto con i gestori: siamo investitori estremamente attivi che ricercano strategicità e conversione industriale in ogni singolo investimento.
L’aumento di 40 milioni di euro al commitment totale del programma CVC, che si vanno ad aggiungere ai 38 milioni investiti nei primi anni, rappresenta un chiaro segnale del nostro impegno. Questa nuova dotazione è strategica per competere a livello europeo e accelerare l’innovazione nel settore climate tech come sottolineato nel Report Draghi sulla competitività europea.
La rinnovata partnership tra il Gruppo e il gestore 360 Capital ribadisce la fiducia reciproca e l’equilibrio trovato tra expertise industriale e finanziaria. Noi di A2A, come anchor investor industriale, forniremo il supporto tecnico e le competenze necessarie per la due diligence e allo stesso tempo continueremo a lavorare all’interno del team di investimento del fondo dedicandoci alle attività di scouting e analisi dei dossier insieme a 360 Capital. Questo modello integrato è pensato per massimizzare il valore generato dalle startup, attraverso un forte allineamento tra gli obiettivi industriali, le esigenze di innovazione e i ritorni finanziari del fondo.
Al momento sono 8 le startup nel portafoglio del primo fondo 360 LIFE I: Greyparrot, Siteflow, Beem, Pallon, Enspired, Sinergy Flow, Circular Materials ed Energy Dome. Realtà molto giovani che hanno già raccolto complessivamente 152 milioni di euro di investimenti.
Ecco due esempi:
Energy Dome è una startup italiana che offre una soluzione strategica per risolvere il problema dello stoccaggio di grandi quantità di energia proveniente da fonti rinnovabili. Una sfida davvero difficile che Energy Dome è riuscita a vincere grazie a una batteria unica al mondo: la CO2 Battery. I risultati raggiunti sono stati rivoluzionari tanto da essere riconosciuti dalla Cleantech for Europe’s Scale-Up Coalition, supportata da Breakthrough Energy, fondata da Bill Gates. Ed è stata tra i vincitori del concorso tecnologico Bloomberg New Energy Finance (BNEF) Pioneers 2022, che individua le innovazioni più originali a basse emissioni di carbonio e di maggiore impatto sul progresso dell’economia.
Greyparrot è stata la prima startup a collaborare con il nostro programma CVC. Attraverso il suo sistema di intelligenza artificiale, Waste Analytics, ci ha permesso di automatizzare le prestazioni all’interno degli impianti di smaltimento rifiuti, ottimizzando così tutto il processo.
Il fondo 360 LIFE II si inserisce in una strategia che mira a guidare la transizione ecologica promuovendo l’economia circolare e la transizione energetica in Italia. La collaborazione con le startup non solo ci consente di accelerare lo sviluppo di soluzioni innovative, ma ci posiziona anche come partner industriale di riferimento nel settore climate tech.
Guardando al futuro, ci aspettiamo che altre utility e attori industriali possano unirsi a iniziative simili, creando un ecosistema collaborativo in grado di amplificare l’impatto degli investimenti. Questa rete di partnership rafforzerebbe ulteriormente il nostro approccio di open innovation, favorendo una sinergia tra competenze industriali e innovazione tecnologica.
Inoltre, il fondo 360 LIFE II non è solo un’opportunità per esplorare nuove tecnologie, ma anche per consolidare la competitività dell’Italia a livello europeo. La nostra missione è chiara: trasformare le sfide climatiche in opportunità, garantendo un futuro sostenibile per le prossime generazioni.

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