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La mobilità sostenibile per città a misura di persone

La mobilità sostenibile per città a misura di persone

In pochi decenni, l’urbanizzazione e la diffusione dell’auto privata hanno cambiato non solo la forma delle città, ma anche il modo in cui le viviamo. I centri urbani si sono adattati ai mezzi di trasporto, semplificando i nostri spostamenti quotidiani, ma portandoci oggi ad affrontare quattro grandi sfide della mobilità: inquinamento, spazi pubblici, congestione e sicurezza

La Settimana Europea della Mobilità (16-22 settembre 2025), promossa dalla Commissione Europea, ci ha invitato a riflettere su come sia possibile ripensare gli spazi urbani per rendere le città sostenibili per le persone, e non solo per le auto.

 Con il documentario “La Svolta”, realizzato in collaborazione con Will Media, noi di A2A abbiamo voluto raccontare proprio questo cambio di prospettiva. Ma come possiamo trasformare le città e rispondere alle sfide della mobilità?

Elettrificazione, sharing e micromobilità

Oggi, la mobilità produce circa un quarto delle emissioni globali di CO₂, e se consideriamo l’intero traffico terrestre, è l’auto privata a contribuire per il 70% alle emissioni: eppure resta protagonista della circolazione urbana. Come si può affrontare, quindi, la sfida dell'inquinamento in città? Ci sono due possibili soluzioni: dentro e fuori i centri urbani. 

In centro città, spostarsi a piedi o in bicicletta, utilizzare i trasporti pubblici o scegliere soluzioni di sharing è spesso una scelta più veloce e sicuramente meno inquinante dell’auto privata. Il concetto di Mobility as a Service consolida questa direzione, pensando alla mobilità come un sistema integrato di trasporti pubblici e privati accessibili da un unico canale digitale, che rende più efficienti i nostri spostamenti urbani. Se statisticamente l’auto di proprietà resta parcheggiata per il 95% del tempo, occupando spazio prezioso, perché non usarla solo quando serve davvero? 

Per chi però non può raggiungere le città senz’auto, l’elettrificazione diventa la scelta più efficace per abbattere le emissioni, affiancata da un’infrastruttura di ricarica diffusa e accessibile. È la tecnologia più importante per la decarbonizzazione del trasporto privato, soprattutto in Italia e in Europa. Per questo, ci impegniamo nel percorso di elettrificazione dei trasporti, attraverso lo sviluppo di infrastrutture e servizi di ricarica per la mobilità elettrica.

Spazi pubblici per la comunità

Un altro aspetto della mobilità urbana che richiede una profonda trasformazione è lo spazio pubblico. Pensiamo troppo spesso alle strade come parcheggi, quando possono essere di più. Lo dimostra il modello delle Superillas di Barcellona, gruppi di isolati in cui il traffico veicolare è limitato, privilegiando invece lo spazio per i pedoni, i ciclisti e le attività commerciali. 

Nati per ridurre l’inquinamento acustico, questi superisolati hanno cambiato il modo di vivere la città, ridando vita a interi quartieri che prima erano spazi urbanizzati, e non spazi pubblici. Le superillas sono l’esempio di come scelte sostenibili possono aiutarci a ripensare lo spazio urbano, portando benefici all’ambiente e alla comunità: riduzione dell’inquinamento atmosferico, miglioramento della salute dei cittadini e incentivi all’economia cittadina. 

Nelle superillas di Barcellona si è registrato un aumento complessivo delle attività commerciali di circa il 15% e una riduzione del 25% del traffico veicolare, come ci ricorda l’urbanista Salvador Rueda.

Accessibilità dei servizi

L’Italia è il primo paese in Europa per numero di auto ogni mille abitanti. Non sorprende che il traffico sia ovunque. Ma la congestione non dipende solo dal numero di veicoli, è anche una questione di accessibilità. Spesso i servizi essenziali (scuole, ospedali, supermercati) sono troppo lontani, e l’auto diventa una necessità. 

Una soluzione che si sta affermando a livello mediatico è quella della città dei 15 minuti, che immagina modelli urbani in cui ogni persona possa raggiungere i servizi necessari nell’arco di 15 minuti a piedi, in bicicletta o con i mezzi di trasporto pubblici. Questa scelta ha portato risultati positivi nelle città in cui è stata sperimentata (come, per esempio, Parigi). 

Per il 2025, il tema della Settimana Europea della Mobilità, Mobilità per tutti, ci ricorda che la sfida è progettare città inclusive, capaci di offrire alternative di trasporto sostenibili a chiunque, indipendentemente dal reddito, dalla posizione, dal sesso o dalle abilità.

Circolazione urbana sicura

Una mobilità urbana accessibile e sostenibile deve anche garantire la sicurezza ai suoi cittadini. Con questo principio si è affermato a Bologna il modello Città 30: non solo un limite di velocità, ma un progetto di ridisegno e trasformazione dello spazio pubblico per restituire la città alle persone.

Bologna Città 30 dimostra che, per migliorare la sicurezza della circolazione urbana, è necessario un approccio partecipato, che coinvolga la comunità e i comitati di quartiere con percorsi di ascolto e laboratori. L’esperienza di miglioramento nasce dalla possibilità di far sperimentare alla comunità i benefici concreti di un modello sicuro: meno rumore in strada, più accessibilità negli attraversamenti pedonali, più sicurezza negli spostamenti in bicicletta.

La comunità al centro

Non esiste una ricetta unica per rendere gli spostamenti urbani più sostenibili, ma la direzione è chiara: rimettere le persone al centro. Noi ci impegniamo ogni giorno per rendere possibile questa trasformazione attraverso infrastrutture di ricarica elettrica, progetti di smart city e partnership con comunità e territori. 

La mobilità in città è sempre cambiata e può ancora cambiare. Le città del futuro possono essere molto diverse da quelle che viviamo oggi e, come ricordato ne La Svolta, il cambiamento è già iniziato. Dipende dalle nostre scelte quotidiane (il mezzo che prendiamo, una corsa condivisa, un chilometro a piedi) e dalle politiche che le rendono semplici e accessibili. 

La mobilità sostenibile del futuro non è per pochi, ma per tutti. Solo se vissuta come una risorsa collettiva potrà trasformare le nostre città in luoghi più vivibili, inclusivi e sicuri.

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  • Mobilità elettrica
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