Immaginate per un attimo la piazza Vecchia di Bergamo come una grande distesa di vetro, con il Campanone, anch’esso trasparente, che la sorveglia; il Duomo di Milano fatto di plastica e il Capitolium di Brescia costruito interamente con carta e cartone. Un’idea un po’ folle, che però aiuta a comprendere l’ottimo lavoro che le tre città stanno mettendo in atto in tema di raccolta differenziata. Quest’ultima permette di generare nuovo valore dagli scarti, e costituisce un elemento chiave dell’economia circolare: un modello fondamentale per il futuro del nostro Pianeta, verso cui i cittadini stanno dimostrando grande impegno e risultati eccellenti.
Dai dati provenienti dagli ultimi studi, emerge come ciascun Comune abbia un suo punto di forza rispetto alla tipologia di rifiuti smaltiti. Bergamo, ad esempio, si dimostra particolarmente efficiente nella raccolta e differenziazione del vetro (circa 7mila le tonnellate raccolte), che contribuisce per circa l’11,4% al totale della raccolta differenziata nel solo 2021. Lo stesso si può dire per Brescia, che da oggi si può definire la Leonessa “di carta” d’Italia, dal momento che questo tipo di materiale costituisce più del 14% del totale prelevato nel territorio comunale: un dato che corrisponde, in media, a 70 chilogrammi di carta per cittadino. Un peso molto simile, ad esempio, a quello di una lavatrice media che troviamo nelle nostre case. La plastica, invece, è uno degli elementi caratterizzanti della differenziata milanese: più di 45mila tonnellate di rifiuti raccolti sono fatti di questo materiale.
Il corretto smaltimento di una così rilevante quantità di plastica comporta enormi vantaggi in un’ottica di economia circolare: può infatti tornare ad essere risorsa e generare nuovo valore per la comunità, limitando gli sprechi e diminuendo il nostro impatto sul Pianeta.
La quantità di vetro raccolto a Bergamo
La percentuale della carta rispetto al totale dei rifiuti raccolti a Brescia
La quantità di plastica raccolta a Milano
Al di là di queste curiosità, dai dati presenti nei nostri Bilanci territoriali emerge come le comunità e le Istituzioni stiano lavorando in maniera virtuosa rispetto agli interventi sulla raccolta differenziata. Basti pensare che tra Bergamo, Brescia e Milano sono state recuperate ben 81mila tonnellate di vetro e 55mila di plastica. Entrambi i materiali sono molto importanti per la tutela del nostro Pianeta. Il primo, infatti, è tra quelli che meglio si prestano al riutilizzo, dal momento che la sua inalterabilità nel tempo lo rende riciclabile all’infinito. La seconda va smaltita correttamente, permettendone la trasformazione in un nuovo materiale da reimmettere nei processi produttivi e non solo.
In totale, nelle tre città lombarde sono state raccolte oltre 515mila tonnellate di rifiuti differenziati. Un peso che è paragonabile a quello di un Duomo di Milano e mezzo.
La raccolta differenziata costituisce uno dei capisaldi della transizione ecologica. Si tratta infatti dell’elemento di base dell’economia circolare, che permette di creare valore dagli scarti, senza chiedere al nostro Pianeta nuove risorse. Come Life Company non possiamo che dedicare un impegno costante nelle pratiche di differenziazione e valorizzazione dei rifiuti: incentivando nuovi percorsi virtuosi. I recenti numeri provenienti dal nostro Paese sono incoraggianti: secondo un rapporto realizzato da Symbola e Unioncamere, in Italia, grazie al riciclo, evitiamo 63 milioni di tonnellate equivalenti di emissioni di CO2, un risultato che ci colloca tra i migliori in Europa nel settore. Un esempio perfetto di come, attraverso la collaborazione tra scienza, istituzione e comunità, l’economia circolare possa essere volano di un cambiamento per tutelare il Pianeta e preservare il futuro della nostra società.
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