Essere e agire in modo sostenibile per una Life Company significa, prima di tutto, orientare la propria direzione industriale e tutte le attività di business verso la creazione di un valore condiviso e di lungo termine. Crediamo così fortemente in questa missione, al punto che per noi oggi non è immaginabile una realtà aziendale che non consideri la tutela dell’ambiente, la salute delle persone e lo sviluppo delle comunità di riferimento. Per noi è un’importante responsabilità. Una responsabilità nei confronti di tutti gli stakeholder, dagli utenti agli investitori, dalle istituzioni alla società nel suo complesso.
La nostra visione del mondo è trasparente, partecipata e rivolta alle generazioni future. Non si tratta di parole, ma di progetti concreti, inseriti in un piano di investimenti al 2030, al 90% allineati agli SDGs dell’Agenda 2030 dell’ONU. Noi di A2A abbiamo preso sul serio questo compito e puntiamo a realizzarlo con coerenza, ponendoci obiettivi concreti, misurabili e verificabili anche grazie al coinvolgimento dei nostri stakeholder. Permettere a tutti di conoscere e valutare i risultati ottenuti e gli effetti generati dalla nostra attività sui territori è infatti il primo passo per restituire valore a ciascun contesto sociale.
Per questo motivo, abbiamo avvertito la necessità di restituire alle comunità in cui operiamo il valore del nostro impegno per uno sviluppo sostenibile, con il rigore metodologico di un Bilancio di Sostenibilità annuale. Dal 2015 al 2021 abbiamo infatti raccontato ogni anno il nostro operato a 6 territori storici per il Gruppo: le province di Milano, di Bergamo e di Brescia, ma anche il Piemonte, la Valtellina e Valchiavenna, e il Friuli-Venezia Giulia. Quest’anno, nel pieno sviluppo del nostro percorso intrapreso per consolidare il forte legame con i territori in cui siamo presenti, e in coerenza con la scelta di perseguire obiettivi di sostenibilità come fattore competitivo e valore etico profondamente radicato, i Bilanci di Sostenibilità territoriali sono diventati ben nove: attraversano tutto il Paese e abbracciano aree dove la storia delle nostre attività è certamente più recente ma non meno importante, come Sicilia, Calabria e Puglia. Questo programma capillare di studio e di incontro delle realtà locali rappresenta una delle più importanti manifestazioni del nostro impegno nel portare avanti il dialogo con gli stakeholder, partendo da dati e informazioni verificati e concreti. L’attività che svolgiamo in questo ambito costituisce infatti un elemento distintivo della nostra identità: siamo ancora oggi i primi e gli unici in Italia a pubblicare i report di sostenibilità territoriali e a discuterli localmente.
Dal 2020 il nostro racconto sui territori si snoda attraverso tre parole chiave: Planet, People, Prosperity. Sono gli ambiti identificati dal World Economic Forum nel documento “Towards Common metrics and consistent Reporting of Sustainable Value Creation”. Ispirandoci a questa metodologia, che mira ad aumentare la convergenza e la comparabilità tra gli standard e le metriche maggiormente riconosciute, siamo in grado di restituire in modo coerente e verificabile la creazione di valore nelle realtà in cui operiamo. Nella sezione “Planet” comunichiamo infatti il nostro impatto sul territorio e il nostro rapporto con il capitale naturale, fornendo dati precisi sulle emissioni evitate e informazioni su come rispettiamo la biodiversità e le aree protette. In “People” raccontiamo l’importanza che il fattore umano ha per la Life Company, fornendo dati sul nostro impegno concreto per la diversità e l’inclusione, oltre alla priorità che diamo alla salute e alla sicurezza delle nostre persone. In questo stesso capitolo poniamo anche l’accento sull’attenzione, la selezione e la crescita dei nostri talenti. Infine, nella sezione Prosperity, misuriamo l’efficacia delle nostre azioni volte a garantire il progresso economico, sociale e tecnologico alle comunità di riferimento, monitorando le attività che contribuiscono allo sviluppo di città e contesti sostenibili.
Dedichiamo alla presentazione di ciascuno dei nostri bilanci territoriali un grandissimo entusiasmo ed impegno: ogni appuntamento rappresenta per noi un momento di incontro e dialogo con il territorio e, allo stesso tempo, il culmine e l’inizio di percorsi innovativi. La pubblicazione dei report è infatti accompagnata da strumenti di coinvolgimento degli stakeholder locali e dal confronto aperto con istituzioni e comunità. Diventa per noi ogni anno, in tutto il Paese, un’occasione insostituibile per lavorare ad alleanze e nuove progettualità orientate alla transizione ecologica.
Si tratta di un progetto che si è evoluto negli anni, anche grazie al supporto di diversi Focal Point diffusi all’interno dell’organizzazione, al fine di rafforzare il presidio sui temi di sostenibilità nel Business e nelle Direzioni di staff del Gruppo. Siamo infatti convinti che, affinché questi ultimi possano essere realmente integrati nelle attività e nelle strategie d’impresa, tutte le linee di business devono essere coinvolte e consapevoli dell’importanza del proprio contributo. In questo modo riusciamo ad inglobare la sostenibilità nei processi aziendali, valorizzando nuovi progetti, promuovendo la comunicazione e lo scambio di informazioni, e raccogliendo in maniera capillare le esigenze e le aspettative degli stakeholder con cui ci interfacciamo. Questo sistema reticolare e biunivoco di trasformazione dei processi e di valorizzazione degli obiettivi ci rende una realtà leader nella strada verso la transizione ecologica: una strada sulla quale coinvolgiamo attivamente tutte le nostre persone.
Il traguardo di un mondo davvero sostenibile, tuttavia, richiede un impegno collettivo che ci impone di non perdere mai di vista anche i grandi orizzonti, esterni alla nostra realtà. Se, da un lato, è ormai imprescindibile il coinvolgimento degli stakeholder nella creazione di valore condiviso, dall’altro dare vita a un’economia maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale – mettere in atto, dunque, una transizione realmente ecologica – è diventato prioritario e fondamentale. Questo è un compito che aziende e istituzioni non possono compiere da sole. Il contributo partecipato delle comunità e dei singoli rimane cruciale per poter realizzare una svolta concreta verso stili di produzione e consumo più sostenibili. Si tratta di un obiettivo comune, raggiungibile soltanto con la partecipazione di tutti: il dialogo non è sempre semplice, ma deve essere stimolato coinvolgendo ogni attore responsabile della società. Spesso, infatti, si assiste a rapporti complessi e ad un alto livello di tensione, sfiducia e “dispercezione” su argomenti delicati.
Di fronte a questa complessità diventa essenziale attivare tutti i canali di dialogo e informazione con i territori. Occorre metterne a fuoco le specificità e individuare le leve abilitanti più adatte a promuovere il cambiamento, nella certezza che solo una collaborazione etica e inclusiva può portarci a sostenere davvero la transizione ecologica.
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