Nel 2023 sono proseguiti gli investimenti dedicati a rendere sempre più efficienti i nostri impianti e le reti.
di acqua erogata all’utenza
di energia termica prodotta
di energia elettrica prodotta
di tonnellate di rifiuti trattati
L’impegno del Gruppo per l’economia circolare si concretizza anche nella valorizzazione di quei rifiuti che non sono utilmente riciclabili come materia attraverso il loro recupero negli impianti di termovalorizzazione (WtE – Waste to Energy). Vengono trasformati in energia elettrica e, nel caso di impianti di cogenerazione, in calore da immettere nella rete di teleriscaldamento.
A tal proposito, nel 2023, è entrata in funzione la terza linea di produzione del Termovalorizzatore di Parona, per una capacità di trattamento totale di circa 380 kton/anno e una capacità di produzione di energia elettrica da cedere alla rete di oltre 210 GWh annui.
Due impianti, Corteolona e Castelleone, sono stati potenziati e integrati con la produzione di biometano. L’impianto di Castelleone consentirà la produzione di 5,2 milioni di metri cubi di biometano, pari al fabbisogno di circa 5.000 famiglie. Nell’impianto di Corteolona, a regime, sarà possibile trattare 100 mila tonnellate di fanghi per ottenere ogni anno circa 4 milioni di metri cubi di biogas, trasformandone la maggior parte in 2 milioni di metri cubi di biometano e per la restante quota destinandolo a produzione di energia elettrica. Il biometano prodotto sarà utilizzato per le flotte delle società di raccolta dei rifiuti del Gruppo. Il progetto rappresenta quindi un esempio di vera economia circolare con chiusura all’interno del Gruppo del ciclo del recupero.
Infine, si sono conclusi nel 2023 le attività di revamping del sistema di filtrazione fumi con recupero di calore del termovalorizzatore di Brescia.
Gli interventi volti alla crescita degli impianti fotovoltaici ed eolici del Gruppo sono stati molteplici nel corso del 2023. Il principale è stato l’avviamento del parco eolico di Matarocco, in Sicilia, con una potenza installata di 30 MW. AEB ha cominciato i lavori per la realizzazione di un impianto fotovoltaico e delle relative opere connesse, denominato “Santo Stefano”, nel territorio confinante tra i comuni di Santa Maria la Longa (UD) e Pavia di Udine (UD). L’impianto, che dovrebbe essere completato entro il primo trimestre del 2025, avrà una potenza di picco di circa 60 MW.
Nel 2023, inoltre, è proseguito l’impegno di Unareti per il miglioramento della resilienza delle reti elettriche: a settembre è stata inaugurata la cabina elettrica primaria di Vobarno, in provincia di Brescia. La cabina, già esistente, è stata oggetto di importanti lavori di rifacimento di tutti gli impianti di bassa, media e alta tensione, e ne sono stati installati di nuovi con l’obiettivo di raddoppiare la potenza (circa 6MW) ed è stato messo in servizio un nuovo trasformatore AT/MT con potenza nominale di 40MVA.
Le società Unareti, LD Reti e RetiPiù hanno ottenuto dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) un contributo complessivo di 4,3 milioni di euro per quattro progetti sperimentali ai sensi della delibera 404/2022/R/gas “Progetti pilota di ottimizzazione della gestione e utilizzi delle infrastrutture del settore del gas naturale”, in relazione alle prospettive di transizione energetica e decarbonizzazione. In particolare, Unareti implementerà un nuovo sistema di gestione basato sull’intelligenza artificiale per ridurre le emissioni di metano dalla rete; inoltre realizzerà nuovi generatori per recuperare l’energia normalmente dissipata nel passaggio dalla rete di trasporto a quella di distribuzione. LD Reti sperimenterà un sistema per ottimizzare l’immissione in rete del biometano prodotto dagli appositi impianti. RetiPiù avvierà un progetto per ridurre l’impatto delle emissioni di metano provenienti dalla rete di distribuzione attraverso strumenti di monitoraggio innovativi che ne consentono la loro individuazione preventiva.
Nel corso del 2023 sono proseguite le attività di ricerca e riduzione delle perdite idriche: sono stati ispezionati 920 km di rete e sono proseguite le attività legate al progetto Aquarius, che prevede l’installazione di sensori (noise logger) in grado di rilevare in real time il “rumore” di una perdita che fuoriesce da una tubazione.
Sono proseguiti i lavori previsti per la risoluzione delle infrazioni europee relative all’assenza di depurazione dei reflui fognari. Tutti i lavori relativi agli agglomerati in fase di infrazione, laddove non già risolti, sono in corso di risoluzione, alcuni in fase di completamento dei lavori, altri in fase di progettazione, con una previsione di risoluzione completa delle infrazioni entro il 2027.
A2A E-Mobility e Acinque Innovazione, svolgono la funzione di Charging Point Operator (CPO), cioè soggetto che sviluppa, manutiene e gestisce le infrastrutture di ricarica (le “colonnine”) ad accesso pubblico. Nel 2023 sono state effettuate oltre 433mila ricariche nelle oltre 1.000 colonnine gestite da A2A e Acinque (di cui oltre 600 installate nel 2023), che corrispondono a circa 7,1 milioni di kWh di energia elettrica erogata. Ciò ha permesso di percorrere oltre 47 milioni di km a zero emissioni e di evitare l’emissione di oltre 10,4 mila tonnellate di CO2.
Durante il 2023, con l’inaugurazione a Brescia della prima serie di colonnine City Plug, interamente ideate da A2A, il Gruppo ha dato un nuovo impulso allo sviluppo della mobilità elettrica privata nei contesti urbani con una rete di ricarica sempre più capillare e innovativa, accessibile anche ad auto elettriche con batterie di piccole dimensioni e ibride plugin. Il progetto porta in strada l’esperienza della wall box domestica, favorendo la diffusione di un nuovo modello con erogazione di energia a bassa potenza (fino a 7,4 kW per presa).
Il Gruppo A2A è dotato di un’unità organizzativa atta a fornire un presidio continuativo alla gestione della cybersecurity. In particolare, all’interno della direzione Group Security & Cyber Defence, ha costituito un modello di monitoraggio e gestione integrato con il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR). In continuità con quanto svolto gli anni precedenti, inoltre, si sono perseguiti i percorsi di certificazione internazionale:
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