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Impianto a biomasse legnose di Cremona

L’impianto a biomasse legnose di Cremona è un impianto, entrato in funzione nel 2012, che consente la produzione di Energia elettrica ed Energia termica a partire da biomasse legnose di scarto (mobili vecchi, imballaggi di vario genere, ramaglie da potature) provenienti dalla raccolta differenziata. 

Ricavare energia dalle biomasse consente anche di eliminare i rifiuti prodotti dalle attività umane e di ridurre la dipendenza dalle fonti di natura fossile come il petrolio. 
Si conclude così il circuito virtuoso del recupero del legno che torna ad essere fonte rinnovabile di energia al servizio dell’uomo.

  • La tecnologia
  • I dati tecnici
  • Sostenibilità ambientale
  • Curiosità e cenni storici
  • Localizzazione

La tecnologia

Tutta la biomassa legnosa che arriva all’impianto è sottoposta a precisi controlli per verificare che sia conforme ai criteri di selezione ed autorizzativi dell’impianto.

Il calore prodotto dalla combustione della biomassa legnosa viene trasferito, mediante un circuito chiuso ad olio diatermico (fluido vettore), ad un modulo ORC (Ciclo Rankine con fluido organico) in grado di generare energia elettrica ed energia termica. L’impianto ha una potenzialità di 1 MW elettrico e fornisce 5,5 MW di potenza termica alla rete di teleriscaldamento della città di Cremona.

Dotato dei più moderni sistemi di abbattimento degli inquinanti, è stato progettato e realizzato per garantire la piena osservanza delle normative nazionali e regionali in materia ambientale.

L’impianto è stato progettato per essere un luogo anche didattico, nel quale ricevere i visitatori ed illustrare loro le tematiche legate alla sostenibilità ed al legame imprescindibile tra l’uomo e l’energia.

I dati tecnici

Parametro Valore Unità di misura
Capacità annua di trattamento 22.000 t/anno
Ore di Funzionamento annue 7.800 h
Portata combustibile alla Max Potenza 2,833 t/h
Potere Calorifico Inferiore biomassa 12.500 KJ/kg
Potenza Termica del Forno 8.000 KW
Potenza Elettrica Attiva Lorda 999 KW
Potenza Termica al TLR 5.500 KW
Energia Elettrica Lorda Prodotta 7.700 MWh
Energia Termica Immessa in rete 20.000 MWh

Sostenibilità ambientale

Il Sistema di Analisi delle Emissioni (SAE) installato è in grado di analizzare in modo continuo le emissioni a camino per la verifica del rispetto dei parametri garantiti previsti dalla normativa vigente. Tale sistema misura in continuo i valori di:

  • Monossido di carbonio (CO);
  • Carbonio organico totale (COT);
  • Ossidi di Azoto (NOx);
  • Ossidi di zolfo (SOx);
  • Acido Cloridrico (HCl);
  • Polveri;
  • Temperatura;
  • Tenore di Ossigeno;
Inquinante Limite media giorno u.d.m
Polveri 10 mg/Nm3
COT 10 mg/Nm3
NOx 80 mg/Nm3
SOx 50 mg/Nm3
HCI 10 mg/Nm3
HF 1 mg/Nm3
PCDD+PCDF 0,1 μg/Nm3
IPA 0,01 mg/Nm3
Metalli 0,05 mg/Nm3

Sulla base delle concentrazioni di inquinanti presenti nei fumi a camino, il sistema di controllo ottimizza il funzionamento del sistema di dosaggio per il trattamento dei fumi. Le concentrazioni di microinquinanti organici e metalli pesanti sono controllate annualmente, tramite laboratorio certificato, come previsto dalla normativa vigente.

L’impianto a biomasse legnose è in grado di garantire da solo il fabbisogno energetico (energia elettrica e termica) di circa 1600 famiglie (ovvero 6400 abitanti) della città di Cremona, pari a circa il 10% della sua popolazione.

Cosa sono le emissioni evitate di CO2

Gli impianti di combustione che impiegano combustibili a base di carbonio generano emissioni di anidride carbonica (CO2), che è uno dei principali gas ritenuti responsabili dell’effetto serra. 

Ma bruciare combustibili fossili e biomasse non è la stressa cosa. Ogni chilowattora di energia elettrica prodotta mediante fonte rinnovabile consente di evitare l’immissione in atmosfera di circa 700 g di CO2, altrimenti prodotta tramite combustibili fossili.

Gli impianti a biomasse sono impianti a generazione di CO2 quasi nulla, perché il quantitativo di CO2 generata dalla combustione del legno è pari al quantitativo di CO2 assorbito dallo stesso legno durante la sua vita mediante l’effetto della fotosintesi clorofilliana.

Dati impianto 2023

Curiosità e cenni storici

La costruzione dell’impianto è iniziata il 13 gennaio del 2012 con la preparazione del terreno (allora innevato) e le opere di palificazione (circa 600 pali in Cemento Armato di lunghezza tra i 13 e i 15 m).
La prima accensione della caldaia è avvenuta il 19 novembre del 2012, giornata in cui si ricorda Santa Matilde; da qui il suo nome.

Il primo parallelo elettrico con la rete nazionale è avvenuto il 06 dicembre del 2012, e nell’arco di 11 mesi l’impianto è stato messo in esercizio.

Localizzazione

L’impianto si trova all’interno dell’Area del Termovalorizzatore di Cremona in Via Antichi Budri nella zona sud-est della città.

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