La produzione di energia idroelettrica degli Impianti Valcamonica gioca un ruolo di primaria importanza a livello nazionale ed è di fondamentale supporto al processo di transizione energetica in atto.
Il suo valore è legato in primo luogo alla quantità di energia da fonte rinnovabile prodotta presso le 5 centrali, 3 delle quali collegate tra loro in asta (cioè che sfruttano, a cascata, le acque dello stesso flusso idrico) facenti parte di Impianti Valcamonica (pari a circa 140 GWh).
L’attuale schema idroelettrico della Valcamonica, ambiziosamente concepito a partire dalla fine dell’800 e conseguito in diverse fasi consente, dall'inizio sino alle più recenti realizzazioni degli anni 2000, l’organico e razionale utilizzo delle disponibilità idrauliche della zona con un complesso di opere e impianti di alto valore.
La produzione di energia idroelettrica del nucleo ha una lunga storia, iniziata nel 1892 con la centrale di Darfo, destinata a produrre energia per lo stabilimento siderurgico dell’industriale Agostino Bonara e proseguita fino ad oggi con la configurazione impiantistica attuale.
Le infrastrutture della Valcamonica sottendono un bacino imbrifero di circa 200 km2, dalla laterale Valle di Scalve, sino all’impervia e nascosta Valle dell’Inferno.
Centrali
Lavoriamo costantemente per prenderci cura dei nostri impianti, utilizzando le migliori tecnologie e tecniche disponibili per garantire sempre efficienza, affidabilità e sicurezza, tramite costanti interventi di manutenzione, ammodernamento e sviluppo.
La gestione di questo complesso sistema di opere di captazione e centrali necessita di investimenti non solo per la manutenzione ordinaria ma anche per la realizzazione di interventi volti all’ottimizzazione dell’affidabilità dei sistemi di generazione e alla razionalizzazione delle infrastrutture che lo compongono. Il nostro impegno prosegue nella gestione degli impianti esistenti secondo principi di totale rispetto dell’ambiente nel quale si inseriscono.
La tutela del paesaggio e dell’ecosistema è uno dei nostri obiettivi primari. Il sistema di raccolta e derivazione delle acque si è sviluppato nel rispetto del territorio e dei suoi versanti. Gli impianti idroelettrici, grazie alle loro opere idrauliche di captazione delle acque, svolgono inoltre un’importante azione di contenimento delle piene, mitigandone gli effetti e contribuendo così alla difesa del territorio e dei suoi abitanti.
L'invaso artificiale, asservito all'impianto del Resio, consente una miglior programmazione della produzione che ha luogo in corrispondenza dei momenti di maggior richiesta del sistema elettrico nazionale.
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Energia elettrica netta 2023
Le nostre centrali utilizzano l’acqua dei torrenti Dezzo, Resio e Lanico, affluenti del fiume Oglio, il quale sfocia nel Lago d’Iseo. L’acqua derivata viaggia in una rete di canali, gallerie e condotte lunga più di 13 km.
Il salto totale disponibile sul torrente Dezzo si estende dalla quota di 507 m s.l.m. circa, sino alla centrale di Corna, a quota 208 m s.l.m, che costituisce il punto più basso dell'intero sistema idroelettrico, per un salto disponibile totale di 299 m.
Sugli impianti idroelettrici del Resio e di Lozio, i salti disponibili sono rispettivamente di 814 m e 400 m.
L’acqua disponibile nelle valli viene raccolta tramite un sistema costituito da opere di presa, canali e gallerie e, in alcuni casi, accumulata a monte di un bacino, formando un vero e proprio invaso artificiale.
Da qui partono le condotte forzate che convogliano l’acqua verso la centrale di produzione vera e propria, equipaggiata con macchinari elettromeccanici e moderni sistemi di automazione e controllo:
Successivamente l’energia viene distribuita fino nelle nostre case.
Ogni impianto idroelettrico è unico. Il sistema di raccolta e derivazione delle acque si adatta alla morfologia del territorio, dei versanti e degli ostacoli presenti lungo il percorso di canali e condotte, oltre alla disponibilità idrica. Non tutta l’acqua presente nei fiumi viene derivata: una parte rimane nel corso d’acqua per il mantenimento dell’ecosistema acquatico e del paesaggio.
Nel nostro parco impiantistico sono presenti centrali idroelettriche ad acqua fluente:
Le principali centrali sono quelle di Mazzunno, Darfo e Resio che totalizzano più del 90% dell’intera potenza installata.
Gli impianti si caratterizzano per l’elevata flessibilità, adeguandosi molto velocemente alle variazioni di portata anche in funzione delle richieste di energia elettrica da parte della rete di distribuzione.
Utilizza le acque del Torrente Dezzo che vengono derivate a quota 502,30 m s.l.m. su un bacino imbrifero di 156,3 km2. Tramite un canale derivatore realizzato in parte in galleria e in parte in gronda lungo 1.740 m, viene alimentata una vasca di carico dalla quale partono due condotte forzate del diametro di 1,4 m per una lunghezza pari a 465 m.
L’energia elettrica prodotta alla tensione di 10 kV, viene elevata a 66 kV per mezzo di un trasformatore MT/AT da 16 MVA e, infine, immessa nella rete nazionale.
L’impianto idroelettrico di Mazzunno produce in media 51 GWh annui.
Specifiche impianto | |
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Regione | Lombardia |
Ubicazione | Angolo Terme |
Potenza installata | 11,6 MW |
Bacino imbrifero | 153,6 km2 |
Salto medio effettivo | 132,74 m |
Turbine installate | Francis |
Anno entrata in esercizio | 1909 |
Certificazioni | ISO 14001 ISO 45001 ISO 9001 |
L’impianto idroelettrico utilizza le acque del Torrente Dezzo; il bacino imbrifero sotteso pari a 169,9 Km2.
L’impianto sorge nei Comuni di Angolo Terme (opera di presa) e Darfo Boario Terme (canale derivatore, condotte forzate, fabbricato centrale e canale di restituzione).
L’opera di presa è formata da uno sbarramento in muratura che, tramite una galleria in roccia lunga 1715 m, convoglia le portate alla vasca di carico dalla quale partono due condotte forzate del diametro di 1,4 m, e di una lunghezza pari a 350 m. L’energia elettrica prodotta a una tensione di 10kV viene elevata a 132kV per mezzo di un trasformatore MT/AT da 16MVA e immessa nella rete nazionale.
L’impianto idroelettrico di Darfo produce in media 48 GWh annui.
Specifiche impianto | |
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Regione | Lombardia |
Ubicazione | Darfo Boario Terme |
Potenza installata | 11,4 MW |
Bacino imbrifero | 169,9 km2 |
Salto medio effettivo | 117,46 m |
Turbine installate | Francis |
Anno entrata in esercizio | 1892 |
Certificazioni | ISO 14001 ISO 45001 ISO 9001 |
L’impianto sorge a valle dell’impianto di Darfo del quale utilizza le acque turbinate le quali vengono derivate per mezzo di un’opera di presa posta sul canale di scarico denominato canale Aiguale.
La portata derivata viene immessa in una condotta forzata del diametro di 2,1 m e lunghezza 430 m fino a raggiungere il nuovo edificio di centrale completamente interrato e posto a fianco delle scuole di Darfo 1.
Le acque turbinate vengono poi scaricate nel fiume Oglio attraverso un breve canale di scarico.
L’energia elettrica prodotta alla tensione di 400V viene elevata a 15kV per mezzo di un trasformatore BT/MT da 1.000 kVA e immessa nella rete nazionale.
L’impianto idroelettrico di Corna produce in media 2,6 GWh annui.
Specifiche impianto | |
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Regione | Lombardia |
Ubicazione | Darfo Boario Terme |
Potenza installata | 0,72 MW |
Bacino imbrifero | 169,9 km2 |
Salto medio effettivo | 9,5 m |
Turbine installate | Kaplan |
Anno entrata in esercizio | 2012 |
Certificazioni | ISO 14001 ISO 45001 ISO 9001 |
Deriva le acque del Torrente Resio alla quota di 1067 m s.l.m. su un bacino imbrifero sotteso pari a 13,4 km2 che vengono convogliate attraverso una galleria lunga 2.112 m.
Attraverso una condotta metallica del diametro di 350 mm e della lunghezza di 1.650 m, viene immessa nella galleria di derivazione anche l’acqua del Torrente Cul, affluente di destra del torrente Resio avente un bacino imbrifero di 3,1 km2.
Una condotta forzata in tubi Dalmine DN750, lunga 1.350 m e salto di 814 m, alimenta due gruppi turbina – alternatore ad asse orizzontale installati in centrale.
Un piano inclinato servito da un carrello che corre lungo la condotta forzata, collega la centrale con il bacino di carico. L’energia elettrica prodotta a una tensione di 10kV viene elevata a 132kV per mezzo di un TR MT/AT da 16MVA e, infine, immessa nella rete nazionale.
L’impianto idroelettrico del Resio produce in media 29 GWh annui.
Specifiche impianto | |
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Regione | Lombardia |
Ubicazione | Esine |
Potenza installata | 12,8 MW |
Bacino imbrifero | 16,5 km2 |
Salto medio effettivo | 814,07 m |
Turbine installate | Pelton |
Anno entrata in esercizio | 1959 |
Certificazioni | ISO 14001 ISO 45001 ISO 9001 |
Sfrutta le acque del Torrente Lanico con un bacino imbrifero di circa 14 km2.
L’opera di presa principale (835 m s.l.m.) è ubicata sul torrente Lanico, a monte della confluenza del Rio Ge in Comune di Lozio, mentre quella secondaria (700 m s.l.m.) è ubicata sullo stesso, a monte della confluenza del Rio Camerata. L’acqua captata dalle opere di presa viene convogliata nelle condotte forzate interrate: la principale DN 500 mm relativa al 1° salto della lunghezza di 2.340 m e una secondaria DN 350 mm relativa al 2° salto della lunghezza di 1.100 m. Le portate convogliate vengono poi restituite al Torrente Lanico a valle del fabbricato centrale.
L’energia elettrica prodotta alla tensione di 400V viene elevata a 15kV per mezzo di un trasformatore BT/MT da 1.250kVA e immessa nella rete di e-distribuzione.
L’impianto idroelettrico di Lozio produce in media 3 GWh annui.
Specifiche impianto | |
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Regione | Lombardia |
Ubicazione | Lozio |
Potenza installata | 0,85 MW |
Bacino imbrifero | 14 km2 |
Salto medio effettivo | 400 m |
Turbine installate | Pelton |
Anno entrata in esercizio | 1994 |
Certificazioni | ISO 14001 ISO 45001 ISO 9001 |
Risorse utili
Servizi e impianti