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Acqua, sole e vento sono le risorse più preziose del nostro territorio: l’Italia è infatti al secondo posto in Europa per disponibilità di fonti di energia rinnovabile.
Di contro però, il nostro Paese è 23esimo tra i 27 Stati membri per coefficiente di autonomia energetica, producendo solo il 22,5% dell'energia consumata internamente.
Le fonti di energia rinnovabile presenti nel territorio italiano sono un enorme potenziale da cogliere con l’impegno di cittadini e istituzioni. L’Italia, infatti, ha registrato l’incremento più marcato nell’indice di autonomia energetica rispetto a quello dei principali Paesi europei, con una crescita di 9 punti percentuali tra il 2000 e il 2019, triplicando l’energia prodotta internamente da fonti energetiche rinnovabili (FER).
Ma sfruttando e valorizzando al meglio le risorse naturali di cui disponiamo quanta energia potremo ancora produrre? Acqua, vento, sole e valorizzazione dei rifiuti potrebbero triplicare ulteriormente i livelli attuali di autonomia energetica, incrementando di quattro volte il dato registrato dal nostro Paese negli ultimi vent’anni.
Il sole rappresenta la risorsa più grande per il nostro Paese. Grazie all’energia solare potremmo generare 105 gigawatt in più, (pari a 5 volte la potenza disponibile oggi). Di questi, 42 GW di potenza fotovoltaica è legata ai pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici e 63 GW derivante dal fotovoltaico a terra, localizzato nelle regioni Sicilia, Puglia e Sardegna.
Il Sud può rappresentare un serbatoio anche per quanto riguarda l’energia eolica. Il potenziale disponibile permetterebbe di raddoppiare la capacità attuale, arrivando a un totale di 21,1 GW, di cui 6,7 GW recuperati grazie al revamping e repowering di impianti esistenti.
Fiumi, torrenti o bacini artificiali. L’acqua è un alleato straordinario sulla strada verso l’autonomia energetica. In questo caso è principalmente il Nord a custodire questa preziosissima risorsa: qui, con un buon lavoro sugli impianti, potremmo produrre il 20% in più rispetto a oggi, pari a circa 3,3 GW di energia. In tal modo, grazie al contributo di 1,9GW di potenza incrementale di Lombardia, Trentino Alto Adige e Piemonte, sarà possibile raggiungere una capacità idroelettrica installata di 19,1 GW.
Infine, con il recupero energetico dei rifiuti e dei fanghi di depurazione attraverso la termovalorizzazione, il nostro Paese potrebbe guadagnare il +55% di produzione elettrica rispetto al 2020, superando l’attuale fabbisogno annuale.
Tutti numeri che dimostrano come l’autonomia energetica per l’Italia sia possibile e auspicabile, a patto di non sprecare tale elevatissimo potenziale. Per questo, come Life Company ci impegniamo quotidianamente a gestire in modo responsabile e sostenibile le risorse del nostro Paese.
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