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Una giornata presso il depuratore: l’importanza del recupero dell’acqua per l’economia circolare

Una giornata presso il depuratore: l’importanza del recupero dell’acqua per l’economia circolare

Un grande cuore pulsante, che accoglie e restituisce, per diramare un tessuto idrico di flussi e canali. Il depuratore è la struttura che capta l’acqua, risorsa vitale per eccellenza, e la restituisce a territori e cittadini. Una tecnologia concreta che si basa sulla logica del recupero e del riciclo, in ottica di una sempre maggiore sostenibilità.

Come funziona un depuratore e quali sono le fasi del ciclo

Il ciclo inizia proprio quando la risorsa idrica sembra ormai destinata a diventare un “rifiuto”. Le acque di scarico, una volta utilizzate in ambito domestico o industriale, confluiscono nella rete fognaria. Nel momento in cui entrano nella rete fognaria, sotto forma di acque reflue, i flussi vengono incanalati negli ingranaggi e subiscono dei trattamenti di depurazione. Filtri e griglie passano al setaccio ogni forma di materiale e residui presenti, permettendo di isolare granelli di sabbia, pezzi di carta, forme di plastica.

Successivamente le acque reflue vengono messe in grandi vasche e diventano l’habitat di una particolare forma di batteri che inizia a distruggere, cibandosene, le sostanze inquinanti. Questo processo naturale è seguito poi dalla separazione della parte materica e densa di batteri, che si deposita sul fondo sotto forma di fanghi di depurazione.

Le strade delle due componenti delle acque reflue a questo punto si separano: da un lato l’acqua depurata torna al suo stato puro e può essere riutilizzata in natura, in casa, nelle industrie. Anche i fanghi, a loro volta, possono essere trattati, stabilizzati e riutilizzati. Il procedimento per separare queste due componenti può avvenire con trattamenti tradizionali, che sfruttando la gravità fanno depositare sul fondo i fanghi, oppure con trattamenti avanzati che adottano meccanismi di filtrazione. L’acqua depurata può essere riutilizzata mentre i fanghi possono essere trattati per produrre biogas o diventare fertilizzanti e compost. Grazie alla ricerca inoltre, negli ultimi anni sono stati sviluppati metodi innovativi per il riutilizzo dei fanghi, dopo opportune valutazioni in termini di sostenibilità sanitaria, ambientale ed energetica.

Alla fine di questo processo, la risorsa idrica non è più acqua potabile ma è depurata e può alimentare i corsi di fiumi, irrigare campi o in ambito industriale per raffreddare gli impianti. Il fine ultimo di questo processo è evitare di utilizzare e dunque sprecare l’acqua potabile.

Depuratori moderni e sistemi all'avanguardia

Noi di A2A crediamo in questo riutilizzo e grazie a due grandi strutture presenti in Lombardia restituiamo l’acqua al territorio. La nostra area strategica è a Brescia, con due depuratori moderni e all’avanguardia.

Il depuratore di Nuvolera, 15 km a est di Brescia, permette di migliorare la qualità dell’acqua del Naviglio Grande Bresciano. In funzione dal 2019, la struttura capta i flussi di 26.500 mila abitanti delle reti fognarie dei Comuni di Nuvolera, Nuvolento, Paitone, Prevalle e Serle, e restituisce a sua volta l’acqua depurata nel Naviglio Grande Bresciano. Caratteristica di questo impianto è il sistema di controllo che gestisce il processo biologico: grazie alla dotazione di sonde e punti di controllo in continuo, il controllore elettronico regola automaticamente le fasi del processo assicurando il miglior rendimento possibile con i minori consumi energetici.

A Concesio è presente un’altra struttura moderna e sostenibile: il depuratore della Valtrompia. Gran parte delle acque reflue della valle sono restituite dai trattamenti dell’impianto, inaugurato nel dicembre 2022. È in grado di trattare 14 milioni di metri cubi di acque reflue all’anno, di alimentare il principale corso d’acqua della valle, il fiume Mella e di raggiungere gli oltre 85 mila abitanti della zona, pari a 5 volte la capienza dello stadio Mario Rigamonti di Brescia.

L’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità emerge dall’architettura stessa dell’impianto: il giardino pensile sul tetto e la struttura semi-ipogea ne riduce l’impatto visivo e il consumo di suolo. L’acqua infine serve anche per alimentare l’impianto stesso e per ridurre il fabbisogno idrico.

L'importanza dei depuratori per l'economia circolare

Grazie alla collaborazione tra il sistema industriale e il mondo della ricerca è possibile utilizzare i migliori metodi per valorizzare i fanghi di depurazione e trasformarli in fertilizzanti o energia, in ottica circolare.

I depuratori concorrono infatti alla realizzazione dell’economia circolare: depurando le acque e recuperando i fanghi il cerchio ecologico si chiude, in piena armonia con il ciclo naturale.

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