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La luce ha almeno due poteri particolari, scandire il tempo e comunicare un messaggio. Nelle narrazioni mitologiche, l’arrivo della luce e del fuoco fa tramontare il tempo degli dèi inaugurando il progresso e la tecnica degli uomini. Nelle tele di grandi pittori, molto spesso è la luce a far parlare il colore. A teatro il passaggio dal buio alla luce scandisce gli atti e le azioni.
Negli anni la luce ha quindi incontrato sempre più il mondo dell’arte e l’ha trainato verso il progresso ed il futuro. La scoperta della luce elettrica, infatti, ha cambiato radicalmente la visione del mondo: energia potente e capillare ha conquistato la notte e scandito nuovi tempi alle nostre giornate, donando valore a strade, piazze e case. Grazie alla luce elettrica gli artisti hanno iniziato a raccontare in modo nuovo la vita contemporanea.
A partire dalla metà del ‘900 si inaugurarono anche nuovi linguaggi concettuali, particolari per l’uso caratteristico della luce e di nuove fonti luminose. Moltissimi sono i progetti di illuminazione architettonica realizzati da A2A Illuminazione Pubblica. Ecco quindi che storia, architettura, arte ed innovazione si uniscono nell’illuminazione architettonica per dare nuova luce alle nostre città.
Oggi la luce non si limita a illuminare monumenti, piazze e superfici dei palazzi assolvendo a una esigenza o un bisogno funzionale, anche occasionale per celebrare eventi speciali. Grazie all’illuminazione architettonica si è in grado di offrire nuove prospettive, mettere in luce dettagli non visibili alla luce naturale e quindi creare emozioni, inviare messaggi.
Cosa vuol dire “luce architettonica”? Mai come oggi illuminare le città significa valorizzarle, dar loro una luce nuova. La luce crea legami tra gli elementi architettonici degli edifici e dona allo spettatore diversi livelli interpretativi, donando ai monumenti un’identità specifica.
Le nostre AEM ed ASM nella loro storia hanno, ad esempio, illuminato Milano e Brescia per ricorrenze speciali. Inizialmente grandi fari statici erano posizionati strategicamente per illuminare le facciate di edifici e monumenti: si collaudavano sistemi di illuminazione con l’obiettivo semplicemente di “illuminare”.
Oggi il progresso, la luce e l’arte coincidono in un unico spazio. Gli occhi dello spettatore possono seguire la luce verso dettagli particolari e leggere tra le altezze delle superfici quello che i committenti delle opere desideravano comunicare e comprendere fino in fondo lo stile che il tempo dettava.
Chi progetta l’illuminazione? Il progettista, che deve quindi possedere non solo competenze tecniche ma anche una certa sensibilità storica e artistica. Conoscere la storia significa essere capaci di leggerla e farla leggere attraverso la luce.
Così nell’illuminazione del Castello Sforzesco risplendono tutti gli elementi architettonici e le luci accompagnano lo slancio delle torri: un edificio maestoso che anche oggi riesce a riflettere il desiderio di rinascita storica e artistica di Milano. Il Castello come il Duomo, inaugurato in occasione del tradizionale concerto di Natale, si illumina completamente fino alla parte alta comprendente le coperture e le guglie. Rivelando così particolari sorprendenti e rivestendo di splendore l’intera piazza.
La nuova illuminazione architettonica, che unisce innovazione, efficienza e sostenibilità, restituisce luminosità a quella parte alta del Monumento fino ad oggi rimasta più nascosta.
E il Vittoriale degli Italiani illuminato con oltre 200 apparecchi dall’ingresso fino alla Prioria. Proiettori, incassi, apparecchi a parete, barre e lampade a led esaltano non solo la grandiosità degli edifici ma anche le ambizioni, la vanità e la gloria dell’uomo che l’ha ideato come se fosse il palcoscenico della sua vita inimitabile: Gabriele D’Annunzio, l’animale di lusso che proiettò in quell’imponente opera il suo bisogno essenziale, ovvero il superfluo che gli era necessario come il respiro.
Sono tanti i progetti completati: dal castello di Brescia alla maestosa Galleria Vittorio Emanuele di Milano, fino alle Mura Venete di Bergamo. Tutte storie di luce in grado di dare valore alle città e ai territori in cui operiamo.
La storia del monumento e l’analisi del tipo di costruzione meritano un’attenzione adeguata ma a fare la differenza è anche il contesto in cui viene a trovarsi l’architettura. Strade, piazze, lampioni e palazzi sono la cornice in cui si trova l’elemento da illuminare e, come tali, incidono nel rapporto tra luminanze e contrasti, tra chiari e scuri: calibrare il rapporto e misurare la luce tra gli elementi permette agli edifici di vivere di nuova luce.
Oggi, i LED sono validi alleati dei light designer perché attraverso ottiche puntuali e miniaturizzate riescono a mettere in evidenza anche gli elementi più nascosti. È possibile, infatti, installare apparecchi luminosi in punti dove prima non era nemmeno pensabile dando dinamicità alle superfici. Ottiche puntuali e miniaturizzate permettono di giocare con luci puntiformi che illuminano e colorano gli elementi scelti dal progettista.
Tutti questi effetti spettacolari delle luci sono possibili grazie al maggiore controllo che i led sono in grado di garantire, anche a distanza. La tecnologia delle luci a led non trova vantaggio solo nel telecontrollo ma anche nella possibilità di scegliere e calibrare la temperatura della luce a seconda delle diverse superfici, ottenendo così una colimetria perfetta. Conoscere un materiale significa rispettarlo e valorizzarlo. Facciamo un esempio: proiettando una luce bianca sul cotto verranno riflessi il rosso, l’arancione e il giallo mentre una superficie bianca rifletterà tutto lo spettro.
Tali tecniche, a livello internazionale, sono utilizzate in modo diverso semplicemente perché è diverso il contesto culturale e storico, anche se il principio rimane lo stesso. Oltre alle differenze tra progetti di illuminazione di edifici contemporanei e storici, basti infatti pensare all’approccio diverso dei paesi in via di Sviluppo (come Cina o Emirati Arabi). Già dalla loro progettazione è previsto l’utilizzo di led e per questo richiedono interventi di illuminazione architettonica diversi rispetto a edifici storici che troviamo in tutta Europa.
Il futuro è già tracciato dalle innovazioni che compongono una smart city ed infatti è guidato da due parole chiave: controllo e connettività. Il controllo dei LED permette di modulare le luci bianche o colorate secondo specifiche esigenze, creare scenografie e dare dinamicità alle superfici.
Il nostro obiettivo è favorire lo sviluppo del nuovo concetto di smart city: città evoluta, intelligente e sicura.
Perseguendo e presidiando costantemente i nuovi trend tecnologici, abbiamo arricchito la nostra offerta di servizi sinergici e complementari alla riqualificazione degli impianti, tra i quali, a titolo esemplificativo:
attraverso semafori smart
integrate con sistemi di ricarica per la mobilità elettrica
per produrre energia pulita
per efficientare i consumi energetici degli edifici pubblici
e videoanalisi evoluta
e la raccolta dati sulla città
per l’abilitazione dei servizi di connettività 5G
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