Il Termovalorizzatore di Brescia, attivo dal 1998, rappresenta la prima fonte di generazione del calore per la città di Brescia e produce ogni anno oltre il 70% dell’energia distribuita dalla rete di teleriscaldamento, producendo inoltre energia elettrica pari al fabbisogno di 200.000 famiglie.
L’impianto, aperto alle visite di cittadini, scuole, associazioni e delegazioni, è situato nell’area sud di Brescia, dove già si trovavano le infrastrutture di produzione di A2A collegate con la rete di teleriscaldamento della città.
Il termovalorizzatore recupera ogni anno energia elettrica e termica da circa 730.000 tonnellate di rifiuti non altrimenti riciclabili, evitando il loro smaltimento in discarica e al tempo stesso, il ricorso a combustibili fossili e le emissioni ad essi collegate. Dal suo avvio ad oggi il termovalorizzatore di Brescia ha consentito di evitare oltre 15 discariche da 1 milione di tonnellate di rifiuti, per una superficie pari a 210 campi da calcio.
Nel 2006 il termovalorizzatore ha ricevuto il prestigioso riconoscimento “Industry Award” del Wtert della Columbia University di New York, che l’ha eletto il “miglior impianto del mondo”.
Energia elettrica prodotta in un anno
Energia termica prodotta in un anno
Rifiuti trattati in un anno
Energia risparmiata
CO2 evitate in un anno
Discariche
Smaltimento rifiuti evitato dall’avvio del termovalorizzatore
I rifiuti non riciclabili vengono conferiti al termovalorizzatore e scaricati nella vasca di raccolta e miscelazione. Da lì vengono caricati nelle caldaie delle tre linee di combustione, la cui temperatura è regolata a oltre 1.000 gradi, per il recupero completo dei rifiuti. Il calore prodotto dalla combustione genera vapore ad alta pressione, che viene immesso in un turbogeneratore per la produzione di energia elettrica e, successivamente, utilizzato per scaldare l’acqua che alimenta la rete del teleriscaldamento della città.
Il termovalorizzatore è stato realizzato utilizzando le tecnologie più avanzate, per garantire la massima tutela dell’ambiente.
Valorizza infatti, in un’ottica di economia circolare, i rifiuti non utilmente riciclabili come materiali al fine di generare energia elettrica e calore per gli edifici allacciati alla rete di teleriscaldamento.
L’attenzione per l’ambiente è confermata dal fatto che il 50% dell’investimento per la realizzazione dell’impianto è stato destinato ai sistemi di protezione ambientale e di depurazione dei gas di combustione.
Il termovalorizzatore presenta i più moderni sistemi di trattamento e monitoraggio delle emissioni: ogni linea di combustione ha un trattamento fumi dedicato.
Il processo inizia dalla camera di combustione in cui viene controllata l’emissione degli ossidi di azoto. In uscita dal circuito della caldaia, questi arrivano a un sistema di depurazione e filtrazione a che trattiene i microinquinanti, tra cui metalli e composti organici. I fumi così depurati dopo aver attraversato i filtri a maniche, che trattengono tutte le polveri in sospensione, sono convogliati al camino, alto 120 metri.
Tutte le emissioni al camino del termovalorizzatore di Brescia sono ampiamente al di sotto dei limiti indicati nell’A.I.A (Autorizzazione Integrata Ambientale).
Attualmente è in corso d’opera un importante intervento di efficientamento del sistema di trattamento dei fumi, che consentirà di produrre più energia termica per la rete di teleriscaldamento, recuperando l’energia termica contenuta nell’umidità dei fumi di combustione, senza ricorrere ad alcun incremento di potenza.
Tutti gli scarti dell’impianto vengono recuperati. Il ferro viene separato dalle ceneri pesanti di fondo griglia, che vengono conferite a impianti dedicati, dove si procede alla separazione dei metalli non ferrosi e al recupero della frazione inerte restante per il suo riutilizzo nell’industria dell’edilizia (cemento, aggregati, gres, etc.).
Le polveri trattenute dai filtri vengono raccolte in appositi sili di stoccaggio e avviate a recupero o smaltimento in idonei impianti, per essere poi riutilizzate, ad esempio per riempire miniere di sali.
Il progetto architettonico dell’impianto e il suo inserimento nel paesaggio sono stati sviluppati congiuntamente fin dalle fasi iniziali per consentire un inserimento armonico nel contesto ambientale. La torre alta 120 metri, colorata con una sfumatura di azzurro che si perde nel blu del cielo e simbolo dell’impianto, testimonia la grande attenzione all’impatto paesaggistico.
È sempre in funzione un sistema di controllo del funzionamento e dell’efficienza dell’impianto e ciascuna delle tre linee di combustione viene verificata con fermate periodiche programmate. Il controllo delle emissioni avviene tramite un sistema di monitoraggio h24, con strumentazione posta all’interno del camino. I dati, aggiornati settimanalmente, sono consultabili qui di seguito e sui totem informativi dislocati in città.
L’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) ha installato presso l’impianto un proprio sistema di monitoraggio acquisendo in tempo reale i valori emissivi al camino.
Il Termovalorizzatore ha ottenuto la Registrazione EMAS grazie al continuo miglioramento delle sue prestazioni ambientali.
Dati principali | |
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Regione | Lombardia |
Ubicazione | Brescia |
Tipologia | Termovalorizzazione |
Combustibile | Rifiuti Solidi Urbani e RIfiuti Speciali non pericolosi |
Potenza installata | 85 MWe (con potenzialità di cogenerare fino a 200 MWt) |
Unità di produzione | 3 unità di combustione |
Anno entrata in esercizio | 1998 |
Certificazioni |
ISO 9001 (Qualità) |
Risorse utili
Servizi
A2A S.p.A. - P.I. 11957540153