L’impianto è situato nelle vicinanze di Corteolona (PV), all’interno di un centro integrato per il trattamento dei rifiuti, che comprende anche: una Stazione di Trasferimento Intelligente (ITS), per la produzione del Combustibile Solido Secondario (CSS), un impianto di trattamento fanghi biologici, un bioreattore attivabile con recupero energetico del biogas e una discarica di materiali inertizzati.
Il termovalorizzatore produce energia elettrica equivalente ai consumi di circa 30.000 famiglie.
La costruzione del termovalorizzatore è stata autorizzata nel 2000. La sua realizzazione, iniziata nell’aprile del 2002, ha richiesto circa due anni di lavori.
Nel 2007 è stata rilasciata dagli Enti competenti l’Autorizzazione Integrata Ambientale all’intero complesso.
CSS e rifiuti speciali non pericolosi
Energia elettrica prodotta nel 2021
Fanghi biologici trattati nel 2021
Energia primaria risparmiate
Emissioni di anidride carbonica evitate
Famiglie che utilizzano energia elettrica prodotta nell’impianto
Il termovalorizzatore recupera e trasforma in elettricità l’energia contenuta nei rifiuti non utilmente riciclabili come materiali. All’interno dell’impianto si trova anche l’impianto di bioessiccazione e produzione del Combustibile Solido Secondario (CSS), destinato al termovalorizzatore.
Il CSS è un combustibile prodotto con i rifiuti urbani che residuano a valle della raccolta differenziata e costituisce un importante componente del sistema integrato di gestione dei rifiuti. Il pretrattamento dei rifiuti con produzione di CSS permette di disporre di un combustibile contraddistinto da un elevato contenuto energetico e da caratteristiche chimico-fisiche costanti.
Viene trasferito alla sezione di stoccaggio dell’impianto e da qui spostato nelle tramogge interne. Tramite una serie di nastri trasportatori, viene poi inviato alla camera di combustione a letto fluido bollente, dove avviene l’ossidazione completa della frazione combustibile contenuta nel CSS.
Il forno (camera di combustione e post combustione) è integrato con la caldaia, per cui lo scambio termico inizia già durante la fase di combustione. Il recupero di energia termica continua poi nella parte convettiva, dove l’acqua si trasforma in vapore surriscaldato, inviato a un gruppo turbina-alternatore che converte l’energia termica in energia elettrica. Il vapore esausto in uscita dalla turbina viene ritrasformato in acqua, reimmessa in caldaia per essere nuovamente trasformata in vapore. Il sistema sfrutta al massimo il contenuto energetico del vapore di processo.
Il trattamento dei fumi ha inizio già nella sezione di combustione: i fumi prodotti in un processo di combustione efficiente sono caratterizzati da un carico ridotto di sostanze inquinanti. La linea di trattamento fumi è del tipo a secco, senza produzione di effluenti liquidi da sottoporre a loro volta a depurazione.
Il primo stadio di trattamento dei fumi è costituito da una coppia di cicloni, che abbattono e scaricano le polveri più grossolane. In uscita dai cicloni i fumi sono raffreddati fino a circa 150°C, temperatura ottimale per le fasi di trattamento successive. I fumi vengono quindi inviati ad un reattore a secco per l’abbattimento degli acidi e dei microinquinanti.
I residui prodotti dalla combustione e dal trattamento fumi, ceneri pesanti e ceneri leggere, vengono sottoposte a un trattamento di inertizzazione e rese idonee al collocamento nella discarica di rifiuti inorganici/inertizzati, all’interno del centro integrato.
In accordo con le politiche del Gruppo, volte ad assicurare la massima protezione ambientale relativamente alle emissioni in atmosfera, al rumore, agli scarichi liquidi e ai residui solidi, per la realizzazione del termovalorizzatore sono state adottate tecnologie affidabili ed avanzate in accordo alle Migliori Tecniche Disponibili (Best Available Techniques - BAT).
La linea di trattamento fumi di tipo a secco evita la produzione di effluenti liquidi da sottoporre a depurazione.
L’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) ha fissato limiti massimi sulle emissioni, che sono sensibilmente inferiori rispetto ai limiti previsti dalla legge italiana ed europea. Le emissioni rilevate al camino dell’impianto sono ampiamente e costantemente al di sotto dei limiti indicati nell’A.I.A.
Le emissioni sono controllate 24 ore su 24 da un sistema di monitoraggio basato su tecnologia FTIR e i dati, aggiornati ogni settimana, sono consultabili ogni settimana nella sezione dedicata del sito web.
Dati principali | |
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Regione | Lombardia |
Ubicazione | Corteolona (PV) |
Tipologia | Termovalorizzazione |
Combustibile | CSS (Combustibile solido secondario), bioessicato e fanghi biologici |
Potenza installata | 8,7 MWe |
Unità di produzione | 1 linea di combustione |
Anno entrata in esercizio | 2004 |
Certificazioni |
ISO 9001 (Qualità) |
Risorse utili
Servizi
A2A S.p.A. - P.I. 11957540153